Il ricordo indelebile di un’emozione a Venezia

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Le emozioni non si vivono una volta sola, spesso si rivivono, spesso ti concedono il bis, altre volte invece riesci soltanto a possederne un ricordo dentro di te, un ricordo che difficilmente svanirà.

Io penso che l’amore è un sentimento molto profondo, penso che ciò che c’è di profondo è raro ed un qualcosa che va vissuto e coltivato giorno per giorno; l’innamoramento invece, quello a volte ti fulmina.
Non credo di aver mai creduto al colpo di fulmine, e in effetti non ci credo nemmeno ora.

La mia visione dell’amore è sempre stata un po’ contorta, soprattutto dopo il mio devastante divorzio.
Avevo paura di lasciarmi andare e legarmi di nuovo sentimentalmente a qualcuno.
Ma prima di combinare un incontro sono giunta ad una conclusione, perché annullarsi e rinunciare magari alla possibilità di trascorrere semplicemente una bella serata all’insegna della spensieratezza.

Tutte noi credo, speriamo nel vero amore, quello che non ci abbandonerà mai, e abbiamo paura di soffrire, ma se è possibile creare attorno a sé un briciolo di positività e non pensare al passato e neppure al futuro, che ci avvolge i pensieri in cupe preoccupazioni e ansie costanti, perché non farlo?!!
È difficile, ma ognuno di noi può scegliere, si può scegliere di voltare pagina, di farsi aiutare in qualche modo a ritrovare la serenità.
Io ho preso questa decisione e ho deciso per me stessa, per il mio benessere di lasciarmi andare almeno un pochino, senza preoccuparmi di niente, perché è bene a volte concedersi uno svago, o semplicemente concedersi la conoscenza di una persona che anche solo apparentemente riesce a trasmetterti affidabilità.

Ho visto Igor per la prima volta in foto e può sembrare banale, ma qualcosa di lui mi ha colpito e decisi così di scrivergli.
Sono stata fortunata a sceglierlo per condividere quella serata, perché è stata davvero magica.
Ho avuto il sorriso stampato sul viso per giorni.

Un giorno mi sono chiesta: “Sei mai stata a Venezia?” … “Cavolo, No!!”.
Eppure Venezia è una delle città più belle d’Italia, una delle più romantiche, storiche, affascinanti!!
Anzi, sono sicura che è “LA” città più affascinate d’Italia o del mondo, chissà!
Decisi di combinare l’Incontro con Igor proprio lì a Venezia, la città delle gondole e dei canali, con centinaia di isolette nel quale dileguarsi e sfuggire dal resto del mondo.

Il nostro incontro fu ovviamente a Piazza S.Marco, dove io nonostante l’agitazione pre-incontro mi ero già accinta ad ingurgitare un piccolo gelato al cioccolato lungo la strada, non seppi resistere alla ricca e pomposa vetrina della gelateria.
Mi avventai quindi frettolosamente in Piazza con il mio gelatino colante e mi sedetti su una panchina aspettando il suo arrivo.

“Eccolo lì Igor, è proprio lui, abbigliamento casual, giacca blu, camicia bianca, jeans e scarpe marroni… Bhè devo proprio ammettere che la classe non è acqua e che l’occhio vuole la sua parte”, pensai e sorrisi tra me e me.

“Ciao, ma buonasera cara, come stai?”, così lui ruppe il ghiaccio nonostante avessi la bocca e le mani appiccicose a causa del gelato al cioccolato colato un po’ ovunque.

Era estate, io indossavo un vestitino a fiori giromanica con gonna a ruota, bianco con i fiorellini sul tono del giallo, delle espadrillas con poco tacco all’ultima moda, banale da parte mia, ma d’altronde mi sentivo carina e l’obbiettivo del nostro pomeriggio per me era sentirmi libera, quindi chapeau mi vesto come mi pare senza preamboli vari.

Diversi sorrisi un po’ imbarazzati, poi abbiamo iniziato a chiacchierare ed io mi sono sentita quasi un’adolescente al primo “filone” da scuola.
Già semplicemente parlare con una persona piacevole ti fa sentire meglio.

“Ti va di fare un giro in gondola?” dissi piena di entusiasmo;
“Certo, perché no?! Non puoi assolutamente perderti un giro in gondola” rispose lui.
Oramai in bilico tra le acque, mi resi conto di essere salita su una gondola a Venezia e da quel momento a poco mi resi conto di essermi follemente innamorata di quella città!

Sei lì e pensi “Caspita qui le persone ci vivono!! Ed è completamente un’altra realtà!! Ci sono questi canali d’acqua praticamente ovunque, che ti conducono di qua e di là circoscritti da queste grandi mura antiche, ponti, sculture… Ecco il ponte dei sospiri!! Immensamente affascinate!! E’ stata una grande trovata venire qui, soprattutto pensando di essere qui con lui, così speciale e gentile, ma soprattutto un così bel ragazzo!!”

Non è per niente detto che quando usciamo con qualcuno l’incontro sarà piacevole, ed è per questo che restai piacevolmente stupita del nostro pomeriggio in giro per Venezia.
Parlare e raccontarsi è davvero gradevole quando sei con la persona giusta.

Giunta ora di cena, io mi sentivo stanca e affamata, ma anche felice.
Lessi un post su Facebook qualche giorno fa dove qualcuno diceva che quado si è felici si ha sempre fame; io ho sempre fame già normalmente, figuriamoci quando solo felice!!

Era proprio il caso di andare in camera d’albergo a cambiarmi per andare a cena.
“Osteria di Santa Marina” si chiamava il ristorante dove siamo andati a cenare.
Nome alquanto comune per un ristorante, ma alquanto fuori dal comune per la sua cucina molto raffinata ma al contempo ricca di tradizione.
La cucina gourmet è una delle mie preferite, adoro la sperimentazione culinaria e la qualità degli alimenti nostrani.
Abbiamo ordinato e degustato “risotto fondente di cipolla al rosmarino e piovra” per lui e “tagliolini al nero di seppia” per me; a seguire “ombrina con zucca al profumo di zenzero e funghi porcini” per lui e “filetto di rombo soffice di mandorle con pomodorini e olive” per me.
Abbiamo sorseggiato una bottiglia di vino bianco e parlato infinitamente, concludendo la nostra cena con “Tiramisù”, “Chantilly, meringa, marroni glassati e crema di mango”.

Mi ha trasmesso tanta sicurezza, ero serena, ho praticamente gioito di ogni istante accanto a lui.
Il cibo era divino, ma anche la sua voce e il suo sguardo erano divini.
Uno sguardo che è come se lasciasse trasparire la sua bontà e gentilezza d’animo, ma nel contempo uno sguardo profondo e segreto.

Il fascino di Venezia mi era entrato dentro il cuore, ma anche il fascino del mio accompagnatore mi era entrato nel cuore.
Ho conosciuto un amico, un’amante, una persona comprensiva che sa come farmi sentire bene e a mio agio, a differenza di molti altri che spesso mi hanno fatta sentire sbagliata e inadeguata.
Io sono quel che sono e vorrei essere apprezzata per ciò che sono.

Infondo è anche questo che ci rende donne, la libertà di essere ciò che siamo davvero, senza nasconderci o chiuderci in noi stesse per mascherare qualche imperfezione.

L’essere umano è imperfetto, io sono imperfetta, anche Igor è imperfetto, tutti noi lo siamo!!
Ma è importante riuscire sempre a dedicare del tempo a noi stessi e a ciò che ci fa stare bene.
Incontrare una persona speciale può richiedere tempo, ma ne vale la pena.

In alcuni periodi della vita credo che scegliere un accompagnatore, ossia un compagno per una serata o appunto per un periodo della propria vita, sia la soluzione giusta per aiutarsi a gioire delle piccole cose.
Io avevo bisogno di complicità, serenità, avevo bisogno di confidarmi con una persona fidata, di ricevere affetto e buon umore; per fortuna ho trovato ciò di cui avevo bisogno e non dimenticherò mai Venezia e la nostra conoscenza.

Grazie Igor, a presto.

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